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Perché i batteri intestinali sono importanti per la composizione corporea
Quando senti la parola “batteri”, è quasi sicuro che pensi a qualcosa di dannoso o disgustoso e non a qualcosa di buono. È comprensibile, i batteri ricordano germi, infezioni e intossicazioni alimentari.
Sapevi che in questo momento il tuo corpo ospita trilioni di batteri? Non allarmarti! A quanto pare, alcuni batteri presenti nel corpo hanno un impatto significativo sul peso, sulla composizione corporea e sulla salute in generale.
La maggior parte vive nel tuo intestino e viene indicata come “microbiota intestinale”, quello che alcuni scienziati chiamano l’organo dimenticato. Potresti anche aver sentito parlare di salute intestinale. È il modo per indicare i trilioni di batteri intestinali che vivono all’interno dell’apparato digerente svolgendo molti processi essenziali, dalla prevenzione dell’obesità, alla regolazione dei processi infiammatori, alla modulazione dell’umore.
Nonostante le tante ricerche, ancora non è ben chiaro cosa renda il microbiota intestinale sano. Diamo un’occhiata ad alcune recenti ricerche per capire perché vale la pena informarsi sulla salute dell’intestino quando si cerca di modificare la composizione corporea.
BATTERI INTESTINALI E COMPOSIZIONE CORPOREA
Forse ti stai chiedendo se il microbiota intestinale di un individuo, proprio come la genetica, possa influenzare il peso e la composizione corporea.
I ricercatori stanno attualmente studiando questo argomento. Alcuni recenti studi suggeriscono come i batteri abbiano un impatto diretto sulla composizione corporea generale.
In primo luogo si è scoperto che il trapianto di microbiota intestinale da topi obesi a topi magri, può aumentare il grasso corporeo in questi ultimi. In particolare il grasso corporeo nei topi magri è aumentato del 60% in 14 giorni, nonostante il ridotto consumo di cibo e nessun cambiamento nella dieta. Inoltre l’aumento del grasso corporeo nei topi magri è stato accompagnato da un aumento della resistenza all’insulina.
Secondo i ricercatori questi risultati suggeriscono che il microbiota intestinale può essere un fattore significativo che influenza il dispendio energetico, il metabolismo e l’accumulo del grasso.
I risultati dello studio sui topi sono supportati da ulteriori studi sul trapianto di microbiota intestinale negli esseri umani. In uno di questi studi, alcuni uomini con sindrome metabolica (una condizione che aumenta il rischio di diabete e ictus) hanno ricevuto infusioni di microbiota intestinale da alcuni donatori magri: dopo sei settimane, i riceventi hanno sperimentato una maggior sensibilità all’insulina.
Cosa ha a che fare l’aumento della sensibilità all’insulina con la composizione corporea?
Più una persona è sensibile all’insulina, più è probabile che abbia un corpo snello. Ciò è possibile a causa delle proprietà anaboliche dell’insulina: favorisce il trasporto del glucosio ai muscoli e al fegato (immagazzinandoli come glicogeno), a partire dai carboidrati consumati con gli alimenti, e riduce il tasso di degradazione delle proteine nei muscoli.
LA CHIAVE PER UN INTESTINO SANO:LA DIVERSITÀ
Finora sembra che non tutti i microbiomi intestinali siano uguali e che le persone magre e in salute abbiano un intestino più sano.
Cosa potrebbe contribuire a un intestino sano?
La salute intestinale ha a che fare con la diversità batterica. Nel 2009, l’ecologa Maria Gloria Dominguez-Bello e il suo team hanno visitato la tribù degli Yanomami, una piccola comunità isolata dell’Amazzonia brasiliana. Il team ha prelevato campioni orali, cutanei e fecali di 34 abitanti dei villaggi Yanomami, rivelando le sue scoperte 6 anni dopo.
Il microbiota degli Yanomami aveva più diversità batterica di qualunque altra popolazione.
L’anno precedente era stata fatta una scoperta simile in Tanzania, dove il microbiota intestinale della tribù di cacciatori – raccoglitori Hadza, una tribù indigena, aveva livelli più elevati di biodiversità microbica rispetto ai soggetti che vivevano nelle aree urbane e nelle comunità agricole.
Quindi le tribù della foresta pluviale amazzonica o delle pianure africane hanno una maggiore varietà di batteri intestinali rispetto a chi vive, ad esempio, a Roma o a Milano. Questo cosa significa?
Nel 2016, il legame tra la varietà del microbiota e la salute viene descritto in uno studio pubblicato su Molecular Metabolism. I ricercatori hanno notato che la salute generale è compromessa quando c’è una ridotta diversità della flora intestinale, che spesso è causata da una dieta poco varia. Hanno inoltre sottolineato come una maggiore diversità sia legata a una più vasta gamma di risposte contro diversi stati di malattia.
Chi avrebbe mai pensato che tanti e diversi batteri nel corpo fosse una cosa positiva?
FAI IN MODO CHE I BATTERI NEL TUO INTESTINO LAVORINO A TUO FAVORE
La composizione microbica ha la capacità di evolversi velocemente ed è influenzata anche (ma non solo) dalla dieta che segui, dall’ambiente in cui vivi e dallo stile di vita. Dunque, ti starai chiedendo come fare per favorire la salute del microbiota e garantirne la diversità. Puoi iniziare con i seguenti suggerimenti.
Usa i probiotici
Un probiotico viene spesso indicato come un batterio buono che aiuta a tenere a bada i microorganismi cattivi (virus e altri batteri). I benefici dell’uso dei probiotici vanno dal potenziamento del sistema immunitario, alla riduzione dei livelli di colesterolo, al controllo dell’ansia. Pensa ai probiotici come al tuo esercito personale che ha giurato di proteggerti 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Come farne il pieno?
Consumando quotidianamente gli alimenti fermentati, come lo yogurt, il kefir, i crauti, i cetriolini sottaceto… Se questi prodotti non fanno per te, considera l’utilizzo di un integratore di probiotici per migliorare la tua salute intestinale.
Fai il pieno di prebiotici
I prebiotici sono una forma di fibra solubile e sono anche il cibo preferito dei batteri buoni dell’intestino. Consumando i prebiotici, aiuti la flora batterica buona a proliferare.
Il corpo non è capace di digerire queste fibre, ma i batteri sì. Queste sostanze si trovano naturalmente negli alimenti di origine vegetale: ad esempio, ne sono ricchi i porri, l’aglio, le cipolle, i legumi e la frutta. Gli amidi resistenti del platano, delle banane acerbe e delle patate hanno dimostrato di aumentare i batteri benefici nel colon, in studi su animali. L’orzo, l’avena e la crusca di frumento sono cereali ad alto contenuto di fibre insolubili, anch’esse fonti eccellenti di prebiotici. Oltretutto, una dieta ad alto contenuto di fibre si è dimostrata efficace anche nel ridurre il rischio di obesità o d’incremento ponderale.
Evita gli antibiotici, se possibile
Gli antibiotici vengono utilizzati per curare le infezioni di origine batterica. Sfortunatamente questi farmaci non riescono a riconoscere i batteri buoni da quelli cattivi: la conseguenza è che la terapia antibiotica riduce in modo significativo la popolazione batterica intestinale e la sua diversità.
Tre o quattro giorni di antibiotico possono già alterare il numero e la varietà dei microbi intestinali. Gli studi hanno evidenziato che i bambini sono particolarmente a rischio, poiché la ridotta diversità dei batteri intestinali è stata collegata all’obesità infantile, una condizione che li mette a rischio di essere obesi anche da adulti.
Per questo motivo, assicurati di seguire bene le istruzioni del tuo medico quando usi gli antibiotici.
Evita le carni e il pollame allevati in modo convenzionale
Non è un segreto che gli allevatori, per accelerare la crescita e prevenire le malattie degli animali, usino gli antibiotici. Anche se questo aiuta gli allevatori a raggiungere dei buoni profitti, questo uso massiccio di antibiotici favorisce lo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici.
Questo accade ad esempio con la Klebsiella Pneumoniae, un batterio che provoca danni ai polmoni. La K. Pneuomoniae vive normalmente nel tratto gastrointestinale di esseri umani, animali da compagnia e bestiame. Uno studio della George Washington University ha scoperto che nella carne in vendita al dettaglio è più probabile che questo batterio sia resistente agli antibiotici, rispetto a campioni prelevati dalle urine dell’uomo.
Dunque, meglio consumare meno carne, ma di buona qualità, come quella da allevamenti biologici, oppure optare per alimenti proteici di origine vegetale (es. legumi, tofu, seitan…).
Trascorri più tempo all’aperto
Trascorrere regolarmente del tempo fuori di casa può aumentare la tua esposizione alla diversità microbica. Utilissimo è fare un orto o curare il giardino, perché il contatto con il terreno favorisce la diversità della flora batterica intestinale.
Se hai la fobia dei germi vale la pena che tu legga l’idea alla base dell’ipotesi dell’igiene.
RIASSUMENDO
Il tuo personale esercito di microbi intestinali può aiutarti a modellare la tua composizione corporea in meglio e promuovere una buona salute generale. Tu puoi incoraggiare la crescita di una flora batterica intestinale sana, attraverso il consumo di alimenti ricchi di probiotici e prebiotici, facendo un uso corretto degli antibiotici e trascorrendo più tempo all’aperto!
Tutto ciò indica che quando si tratta di migliorare la composizione corporea, l’alimentazione e lo stile di vita giocano un ruolo incredibilmente significativo. Sebbene il bilancio energetico (quanta energia assumi rispetto a quanta ne spendi) sia ancora fondamentale per tenere conto della perdita di peso, le ricerche sul microbioma intestinale indicano che anche la qualità di ciò che consumi e il tipo di vita che fai possono incoraggiare e supportare gli sforzi che compi per cambiare la composizione corporea.
Traduzione italiana di Valentina Pancaldi e Pietro Cardetta
Articolo originale di Kyjean Tomboc su InBody USA