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Proteine alternative: vale la pena provarle?

Le proteine sono uno dei macronutrienti più importanti di una dieta sana e fungono da “mattoni” per tutti i nostri tessuti. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per l’utilizzo di fonti proteiche alternative alle solite carni, ai legumi e agli integratori.

Sia che siate interessati a trovare nuovi modi per rafforzare i muscoli, sia che stiate cercando di seguire una dieta ricca di alimenti di origine vegetale, sia che siate semplicemente curiosi di conoscere tutte le nuovi “carni” che si trovano in commercio, vi sarete fatti delle domande sulle proteine alternative. Ma cosa sono esattamente le proteine alternative? E perché dovrebbero trovare posto nella vostra dieta?

Quali sono le proteine alternative?

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Le fonti proteiche “tradizionali” comprendono in genere alimenti di origine animale e vegetale come carne, pollame e legumi. Questi alimenti sono spesso ricchi di aminoacidi, i composti che costituiscono le molecole proteiche.

D’altra parte, il termine “proteine alternative” comprende un’ampia gamma di fonti proteiche che sono meno comunemente viste e utilizzate nel mercato alimentare. Tra le proteine alternative vi sono:

  • Carni alternative a base vegetale sono forse le più diffuse e familiari. Queste fonti proteiche sono spesso realizzate con alimenti di origine vegetale come soia, piselli o lenticchie. Sono spesso utilizzate per sostituire i comuni prodotti a base di carne, come hamburger e salsicce.
  • Proteine fungine: queste proteine (dette anche “micoproteine”) sono prodotte da funghi e possono rappresentare una fonte proteica di origine vegetale;
  • Insetti: sebbene gli insetti non siano generalmente utilizzati come fonte proteica in molti paesi occidentali, si sta sviluppando un crescente interesse per il loro utilizzo come alternativa alla carne ad alto contenuto proteico e a basso impatto ambientale;
  • Carne allevata in laboratorio: conosciuta anche come “carne coltivata” o “basata su cellule”, la carne allevata in laboratorio viene coltivata a partire da cellule in un ambiente di laboratorio controllato, in modo da evitare i metodi di allevamento tradizionali, ma non ha ancora trovato uno sblocco commerciale significativo sul mercato.

Motivazioni per considerare le proteine alternative

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Maggiore sostenibilità

La sostenibilità è uno dei motivi principali per cui molte persone cercano fonti proteiche diverse. Sebbene la carne sia oggi una delle nostre principali fonti proteiche, l’agricoltura animale è anche estremamente onerosa per l’ambiente e richiede ingenti quantità di terra e risorse. Il processo di allevamento del bestiame e il suo utilizzo come fonte di cibo generano enormi quantità di emissioni di gas serra e possono contribuire alla deforestazione e all’esaurimento delle risorse idriche.

Di conseguenza, i consumatori sempre più attenti all’ambiente stanno guardando alle proteine alternative come a una potenziale soluzione. Questo aspetto è particolarmente rilevante quando si considerano le proteine di origine vegetale, poiché le piante richiedono generalmente meno risorse per la coltivazione. Uno studio ha concluso che le alternative proteiche a base vegetale sono più sostenibili dal punto di vista ambientale rispetto ai prodotti animali, con un impatto più favorevole su fattori come l’uso dell’acqua e del suolo e le emissioni di gas serra.

Anche gli insetti possono rappresentare una fonte proteica più sostenibile rispetto ai prodotti animali tradizionali. Secondo alcuni ricercatori, l’allevamento di insetti a scopo alimentare può essere da 12 a 25 volte più efficiente dei prodotti animali, richiedendo molto meno spazio e generando meno rifiuti rispetto alle pratiche agricole tradizionali.

Potenziale miglioramento della nutrizione

Limitare il consumo di carne e adottare una dieta a base vegetale, che si concentra su fonti vegetali ricche di sostanze nutritive, può apportare benefici per la salute. Una dieta diversificata di alimenti vegetali può fornire nutrienti protettivi per la salute come fibre, vitamine e minerali.

Questo tipo di alimentazione può anche essere più salutare per il cuore, poiché spesso i livelli di grassi saturi sono più bassi in assenza di proteine animali. Tutti questi benefici possono contribuire a migliorare la salute generale.

Ad esempio, un ampio studio di coorte ha valutato la dieta di 36.825 adulti per 15 anni e la mortalità associata. I risultati hanno mostrato che un consumo maggiore di alimenti vegetali di alta qualità era associato a una minore mortalità per tutte le cause. Di conseguenza, aumentare il consumo di alimenti vegetali ricchi di nutrienti può avere effetti positivi a lungo termine sulla salute.

La micoproteina, una proteina ricavata dai funghi, è un buon esempio di proteina vegetale che può offrire alcuni vantaggi per la salute rispetto alla carne. Le micoproteine sono ricche di proteine e di fibre e vantano anche bassi livelli di colesterolo e di zuccheri, il che le rende una scelta salutare per il cuore rispetto alle fonti proteiche tradizionali come la carne di manzo o di maiale.

Sfide con le proteine alternative

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Ci sono lacune nutrizionali rispetto alle proteine tradizionali?

Sebbene i prodotti proteici alternativi siano spesso realizzati con alimenti di origine vegetale, questo non significa necessariamente che tutte le proteine alternative presenti sul mercato siano automaticamente più sane delle fonti tradizionali. In effetti, molti di questi prodotti hanno mostrato un valore nutrizionale inferiore rispetto a quelli tradizionali.

Uno dei motivi per cui ciò può accadere è la qualità delle proteine contenute. La qualità delle proteine si riferisce ai profili aminoacidici delle fonti proteiche. Le proteine animali sono proteine “complete”, in quanto contengono tutti i nove aminoacidi essenziali di cui hanno bisogno i muscoli per la crescita e la riparazione.

Le fonti proteiche di origine vegetale, invece, sono spesso “incomplete”, il che significa che devono essere combinate con altre fonti per fornire ai muscoli tutti gli aminoacidi necessari per una crescita ottimale. Se ci si affida esclusivamente alle alternative vegetali, è importante verificare la provenienza delle proteine contenute nel prodotto e valutare se è necessario integrarle con altre fonti proteiche per ottenere il massimo dalla propria dieta.

E se si è alla ricerca di prodotti specifici per migliorare la composizione corporea e la crescita muscolare? È stato dimostrato che non c’è molta differenza tra le fonti proteiche vegetali e animali per quanto riguarda la massa muscolare magra assoluta o la forza, ma che c’è un lieve miglioramento della percentuale di massa magra quando le proteine provengono da fonti animali. In ultima analisi, è importante assicurarsi che le proteine provengano da fonti sicure e di alta qualità.

Potenziale ultratrasformazione

Infine, è importante notare che molte delle proteine alternative disponibili sul mercato rientrano nella categoria “ultra-processate”. Molte “carni” di origine vegetale subiscono diversi cicli di lavorazione intensiva. Se da un lato questa lavorazione può aiutare a ottenere il gusto e la consistenza desiderati, dall’altro può alterare il contenuto nutrizionale del prodotto. Molti alimenti ultra-processati contengono additivi come sodio, conservanti e ingredienti artificiali che, potenzialmente, li rendono meno nutrienti delle opzioni a base di alimenti integrali.

Ad esempio, uno studio del 2023 ha rilevato che i prodotti alternativi alla “carne” a base vegetale tendevano ad avere un contenuto di sodio più elevato rispetto alle loro controparti a base di carne (fino a 7,9 volte superiore!) e una minore digeribilità delle proteine.

Il punto della situazione: conviene provare le fonti proteiche alternative?

È possibile! Aggiungere alcune fonti proteiche alternative può essere un buon modo per aumentare l’apporto proteico, soprattutto se non si consumano fonti proteiche tradizionali come la carne per motivi di salute, sostenibilità o altri.

Tuttavia, è importante considerare i livelli di lavorazione e il profilo nutrizionale complessivo dei prodotti scelti. In generale, le fonti alimentari integrali come i legumi, le noci e i cereali tendono a offrire una nutrizione complessivamente migliore rispetto alle opzioni altamente trasformate. Leggete attentamente le etichette e valutate il contenuto nutrizionale per capire se e come queste alternative possano integrarsi nei vostri obiettivi di salute e dieta.

Benefici delle proteine alternative

  1. Salute del cuore: Alcune proteine alternative, come le micoproteine, sono ricche di fibre e povere di colesterolo e zuccheri, offrendo benefici cardiovascolari.
  2. Sostenibilità: Le proteine alternative hanno spesso un impatto ambientale inferiore rispetto alla produzione di carne.

Sfide delle proteine alternative

  1. Profilo nutrizionale: Molte proteine vegetali sono incomplete e richiedono combinazioni con altre fonti per offrire un apporto completo di aminoacidi essenziali.
  2. Processazione: I sostituti della carne a base vegetale possono essere altamente processati, con livelli elevati di sodio e additivi.

Il supporto di InBody nel monitoraggio delle proteine alternative

Nell’ambito clinico, il monitoraggio della nutrizione e dei suoi effetti sulla composizione corporea è essenziale per offrire cure personalizzate. Le proteine alternative stanno emergendo come opzioni interessanti non solo per i pazienti che cercano di ridurre l’apporto di carne, ma anche per programmi di recupero nutrizionale o gestione di malattie metaboliche. I dispositivi InBody permettono di valutare scientificamente l’impatto di queste scelte alimentari sulla massa muscolare, sulla massa grassa e sull’idratazione corporea.

Il ruolo dell’impedenziometria

L’uso di un analizzatore di composizione corporea come InBody consente di misurare in modo dettagliato come una dieta basata su proteine alternative influenzi i parametri chiave di salute. Ad esempio, è possibile verificare se l’introduzione di proteine vegetali supporta il mantenimento o la crescita della massa magra nei pazienti, un aspetto cruciale per chi si trova in riabilitazione fisica o segue piani alimentari clinici.

Esempi pratici per i professionisti

Per un nutrizionista clinico, integrare proteine alternative nella dieta di pazienti con allergie alimentari o intolleranze può rappresentare una soluzione ideale. Monitorare i cambiamenti con InBody offre un feedback immediato e affidabile per ottimizzare il piano nutrizionale, migliorando il bilanciamento tra massa magra e grassa.

Conclusione

Integrare le proteine alternative nella dieta può essere una scelta sostenibile e salutare, ma il vero valore aggiunto per le strutture sanitarie è misurare scientificamente i risultati. Scopri come InBody può supportarti nel fornire un’assistenza nutrizionale personalizzata, basata su dati oggettivi.


Traduzione italiana di Stefania Bellavista
Articolo originale su InBody USA

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