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Lo scenario degli integratori in Italia e il ruolo della farmacia

Secondo il rapporto COOP 2019 sull’economia, i consumi e gli stili di vita, il 68% degli italiani posiziona in cima alla To-Do list dei desideri 2020 una migliore cura del proprio corpo e della propria salute.

Sapere come è fatto il nostro corpo, dunque, è sempre più importante, specialmente quando si perseguono fini di dieta, di mantenimento, o di sviluppo muscolare. È importante anche, e soprattutto, per quei soggetti che hanno particolari difficoltà derivanti da un eccesso di massa grassa, quali persone in sovrappeso o diabetici.

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IL CONSUMO DEGLI INTEGRATORI CRESCE

In questo scenario si muove il mercato degli integratori, in forte sviluppo negli ultimi anni, come riscontrato da un’analisi congiunta tra Integratori Italia (aderente a Confindustria, e associazione di riferimento del settore) e Unione Italiana Food, di cui fa parte.

L’indagine, elaborata sui dati di New Line Ricerche di Mercato, e Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori (AVEDISCO), evidenzia come negli anni 2018 e 2019 le vendite degli integratori siano aumentate del 4% rispetto al biennio precedente, attestandosi su un valore complessivo che supera i 3,2 miliardi di euro.

Altro dato interessante è che l’80% del valore viene generato dalle Farmacie, in crescita di quasi il 7% negli ultimi 6 anni, canale distributivo preferito a Parafarmacie e GDO.

Anche Federsalus, referente per le organizzazioni istituzionali e commerciali operante nel settore degli integratori alimentari, nell’ultima “aula di formazione sul mercato degli integratori alimentari” ha sottolineato come questa sia una delle categorie più performanti tra i prodotti di libera vendita.

Non è un caso, dunque, che tra le ricerche che secondo Federsalus riscuotono particolare attenzione da parte dei consumatori ci sono tematiche che riguardando: difese immunitarie, benessere intestinale, tono ed energia, stomaco e digestione. Dato confortato da un aumento del 9,7% dei consumi di prodotti per stomaco e digestione, e del 5,3% di prodotti che riguardano tono ed energia.

Ciò che diminuisce, invece, è il consumo di prodotti che regolano il colesterolo e la perdita di peso.

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PROBLEMI DI COMUNICAZIONE

Un motivo, proviamo a ipotizzare, potrebbe essere la necessità di una comunicazione più efficace.

È il presidente di Integratori Italia, a reputare necessario che: «tutto il comparto sia sempre più consapevole e responsabile del proprio ruolo, e per questo Integratori Italia in questi anni è stata in prima linea per migliorare e rafforzare la comunicazione sulla qualità e sul ruolo degli integratori, rivolgendosi non solo agli operatori del settore ma anche e soprattutto ai consumatori»

Ma come si può arrivare “anche e soprattutto ai consumatori”?

È sempre Federsalus a notare come il 67% delle decisioni di acquisto avviene grazie alla guida e al consiglio del farmacista. È da questo che bisogna ripartire.

INBODY TEST: LA COMPOSIZIONE CORPOREA PER IL CLIENTE DELLA FARMACIA

Il progetto “InBody Test: la composizione corporea per il cliente della Farmacia” consente, in sintonia con gli altri servizi, di aumentare la profittabilità della farmacia proprio grazie a una comunicazione efficace che permette di incrementare l’indice di rotazione degli integratori e dei prodotti nutrizionali.

Come?

Imparando, tramite il modulo InBody di cross selling, quali integratori o prodotti nutrizionali consigliare in funzione dei risultati di anali della composizione corporea.

Per saperne di più basta visitare la pagina del progetto InBody Test.

Articolo di Davide Corbetta