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La composizione corporea e la sua relazione con la funzione epatica

Il fegato è davvero un organo potente. Gioca un ruolo fondamentale in alcuni dei processi regolatori più cruciali del nostro organismo, dalla digestione e metabolizzazione di vari nutrienti alla disintossicazione del sangue. Quindi, un malfunzionamento del fegato potrebbe portare a delle gravi conseguenze. Purtroppo, un fegato danneggiato non sempre emette segnali evidenti che qualcosa non va. Ciò significa che gravi problemi epatici possono passare inosservati per molto tempo.

blankPer contro, uno dei segnali più significativi della funzione epatica è la composizione corporea, il che rende molto più facile monitorare la propria salute! Continua a leggere per scoprire come la composizione corporea influisce sulla funzione epatica e come si possono utilizzare queste informazioni per proteggere attivamente il nostro benessere.

Il fegato: cos’è e perché è importante

Il fegato è un grande organo che si trova nella cavità addominale, vicino allo stomaco, all’intestino e ai reni. Come parte del sistema digestivo, il fegato svolge una vasta gamma di ruoli, tra cui:

– Produzione di bile per la digestione;

– Metabolizzazione delle vitamine liposolubili;

– Elaborazione dei farmaci;

– Produzione di colesterolo;

– Regolazione dei carboidrati e delle proteine;

– Disintossicazione del sangue da farmaci e altre potenziali tossine.

Problemi epatici

Poiché il fegato è un fattore fondamentale in così tanti processi corporei diversi, la sua salute influisce direttamente sulla salute generale. Purtroppo, in determinate circostanze, il fegato può diventare incline a condizioni e malattie che ne riducono la capacità di funzionare normalmente, come la steatosi non alcolica.

Steatosi non alcolica

La steatosi è una delle principali patologie epatiche e consiste in un eccessivo accumulo di grassi nel fegato. A differenza della steatosi alcolica, quella non alcolica può verificarsi in assenza di un consumo eccessivo di alcol, mentre è influenzata invece da fattori come il tuo stile di vita e la genetica. Anche se la steatosi non alcolica non sempre causa sintomi da sola, averla può aumentare il rischio di altri problemi di salute gravi, come le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2.

Ci sono due tipi diversi di steatosi non alcolica:

Fegato grasso non alcolico (NAFL): le persone con NAFL hanno un fegato ingrossato con accumulo di grasso in eccesso, ma questo tipo di steatosi comporta una minima infiammazione o danni al fegato stesso.

Steatoepatite non alcolica (NASH): le persone che hanno questo tipo di steatosi possono avere fegati infiammati. Il 20% di questi pazienti progredirà verso la cirrosi, che può danneggiare il fegato stesso. Questi impatti devastanti possono essere addirittura collegati al cancro al fegato e all’insufficienza epatica e sono associati alla necessità di trapianti di fegato.

In generale, le persone con steatosi non alcolica svilupperanno sia NAFL che NASH. Tuttavia, ad alcune persone con questa una forma di steatosi, possono essere successivamente diagnosticate altre forme.

blankCome la composizione corporea influisce sulla funzione epatica?

Il corpo è principalmente composto da quattro componenti: acqua corporea, minerali, massa muscolare scheletrica e grasso corporeo. Mentre tutti questi fattori possono avere un impatto significativo sulla salute metabolica generale, due di questi fattori, la massa muscolare scheletrica e la massa grassa corporea, possono avere un enorme impatto sulla salute metabolica generale. In questo caso, possono anche influenzare quanto grasso si accumula nel fegato.

Alcuni specifici fattori di rischio della composizione corporea che possono influenzare la funzione epatica includono eccesso di massa grassa corporea, distribuzione non uniforme del grasso corporeo e bassa massa muscolare scheletrica.

– Eccesso di massa grassa corporea: l’obesità è uno dei più grandi fattori di rischio della composizione corporea per lo sviluppo della steatosi non alcolica e altri problemi epatici.

In circostanze tipiche, il grasso assunto con la dieta si decompone in acidi grassi che vengono poi immagazzinati principalmente nel tessuto adiposo, sebbene piccole quantità vengano anche immagazzinate nel fegato. Si ritiene che le elevate quantità di tessuto adiposo presenti nei pazienti obesi aumentino il tasso di rilascio di acidi grassi in circolazione, il che aumenta il tasso di accumulo di grasso nel fegato. Più specificamente, i ricercatori hanno scoperto che il rischio aumentato di steatosi non alcolica si verifica se la percentuale totale di grasso corporeo supera il 32,23% nelle donne e il 26,73% negli uomini.

– Distribuzione del grasso corporeo: non è necessario essere obesi affinché il grasso corporeo influisca sulla salute del fegato, perché conta anche la posizione nel corpo in cui si tende ad accumulare il grasso.

Livelli elevati di grasso viscerale sembrano avere un ruolo chiave sull’accumulo di grasso nel fegato. Ad esempio, uno studio ha scoperto che, dopo aver mediato il peso dei suoi soggetti, livelli più elevati di adiposità addominale erano associati a un aumento dei casi di fegato grasso. Nel frattempo, i soggetti che avevano più grasso immagazzinato negli arti inferiori, come le gambe, avevano meno fegato grasso.

– Bassa massa muscolare scheletrica: la composizione corporea può contribuire a complicazioni epatiche oltre a una diagnosi di steatosi non alcolica. In concomitanza con alti livelli di massa grassa corporea e adiposità addominale, bassi livelli di massa muscolare scheletrica possono causare ulteriori complicazioni come fibrosi o cicatrizzazione del fegato, che possono portare a problemi più gravi come la cirrosi. Uno studio trasversale del 2021 ha scoperto che, tra 149 partecipanti in trattamento per la malattia epatica grassa non alcolica, i casi di fibrosi epatica erano significativamente e inversamente associati alla massa muscolare scheletrica e significativamente e positivamente associati alla massa grassa, al rapporto vita-fianchi e al grasso viscerale.

Altre considerazioni

Esistono anche altri comuni fattori di rischio che si possono utilizzare per prevedere la salute del fegato e il suo funzionamento. Sebbene questi fattori potrebbero non essere legati alla composizione corporea, essi tendono ad essere correlati positivamente sia con le condizioni metaboliche che con la steatosi non alcolica, ed entrambe possono essere influenzate dalla composizione corporea.

Ad esempio, la sindrome metabolica è un insieme di condizioni metaboliche come alti livelli di zucchero nel sangue, alti livelli di colesterolo e obesità addominale, che possono aumentare il rischio di sviluppare gravi condizioni croniche, tra cui malattie cardiache e diabete di tipo 2. Poiché sia la sindrome metabolica che la steatosi non alcolica sono fortemente influenzate dall’obesità e da altri fattori di composizione corporea, gli scienziati spesso trovano un’associazione tra le due. Una revisione epidemiologica globale ha scoperto che c’è una correlazione del 42,54% tra le due. È interessante notare che un fegato grasso produce eccessivamente zucchero nel sangue e trigliceridi, due dei componenti chiave della sindrome metabolica. Quindi, anche se avere la sindrome metabolica potrebbe non causare il fegato grasso, o viceversa, avere alti livelli di trigliceridi e/o zucchero nel sangue potrebbe indicare che è il momento di farsi controllare il fegato da un medico.

Livelli di trigliceridi

Oltre alla quantità di tessuto adiposo immagazzinato nel corpo, c’è anche una parte di grasso nel sangue da considerare, noto come “livello di trigliceridi”.

Uno dei compiti del fegato è creare trigliceridi, una forma di grasso che esso rilascia quando il corpo ha bisogno di energia. Questi trigliceridi vengono quindi consegnati alle cellule attraverso il flusso sanguigno, dove possono fornire energia. Ma, in determinate condizioni, come l’obesità, la capacità del corpo di elaborare grassi può cambiare, contribuendo all’accumulo di grasso sul fegato. Infatti, uno studio del 2014 ha scoperto che, tra 168 pazienti affetti da steatosi non alcolica, i livelli elevati di trigliceridi erano il miglior predittore di ciò rispetto ad altri problemi metabolici, inclusi livelli di colesterolo e glucosio nel sangue.

Resistenza all’insulina

Un altro fattore di rischio per la steatosi è legato alla resistenza all’insulina, che è anche associata all’obesità e alle alte percentuali di grasso corporeo.

In circostanze tipiche, l’ormone insulina aiuta il corpo a immagazzinare il glucosio, che è ciò in cui vengono scomposti i carboidrati durante la digestione nel corpo. L’insulina sopprime anche la lipolisi, che è il processo mediante il quale il corpo scompone i grassi immagazzinati per ottenere energia. Ma le cellule possono diventare resistenti all’insulina per una serie di motivi legati al metabolismo, inclusi il regolare sovra-consumo di calorie. Sfortunatamente, alcuni scienziati ritengono che la resistenza all’insulina possa influenzare la capacità di sopprimere la lipolisi, portando all’accumulo di grasso nel fegato invece che alla sua utilizzazione per l’energia. La resistenza all’insulina può anche promuovere l’infiammazione, il che potrebbe contribuire ulteriormente ai danni epatici.

blankValutare il rischio

Le visite regolari con il medico di base sono cruciali per diagnosticare malattie come la steatosi non alcolica. Ma, al di là delle ecografie, delle tomografie computerizzate e delle invasive biopsie epatiche, puoi anche tenere d’occhio i fattori di rischio per le malattie epatiche semplicemente monitorando la composizione corporea e facendo regolari esami del sangue.

Il test della composizione corporea è un modo facile e non invasivo per tenere d’occhio quei fattori di composizione corporea che sono stati collegati alla funzione epatica, come la percentuale di grasso corporeo, la massa muscolare scheletrica e il grasso viscerale. Anche se il test della composizione corporea non può aiutare a diagnosticare malattie, può certamente aiutare a tenere traccia del rischio di fegato grasso e altre condizioni metaboliche, stimolandoti ad essere proattivo nel monitorare la funzione epatica, senza coinvolgere metodi di test più costosi o invasivi. I ricercatori hanno scoperto che diete ipercaloriche e un consumo eccessivo di fruttosio sono spesso associati a casi di steatosi non alcolica, ma perdere solo il 5-10% del tuo peso corporeo totale può portare a netti miglioramenti.

Gli esami del sangue sono uno strumento prezioso per esaminare più da vicino altri fattori di rischio che potrebbero influenzare la funzione del fegato. Ad esempio, il test del glucosio nel sangue e i test dei trigliceridi e dei pannelli del colesterolo possono fornire informazioni chiave sulla salute metabolica e indicare se sta accadendo qualcosa di più serio che deve essere affrontato.

Se si scopre che sia i test della composizione corporea che quelli del sangue indicano che potrebbe esserci il rischio maggiore di sviluppare steatosi non alcolica o altre complicazioni epatiche, si può consultare il medico per assicurarsi che eventuali problemi potenziali siano rilevati tempestivamente.

Conclusione

Un fegato sano è fondamentale per un corpo sano in generale, ma si potrebbe non sempre essere in grado di capire che c’è qualcosa che non va con questo importante organo fino a quando non è troppo tardi. Monitorando in maniera adeguata la propria composizione corporea, si può assumere un ruolo proattivo nel gestire i fattori di rischio.

Traduzione italiana di Doriana Verrelli
Articolo originale su InBody USA

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