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I superfood: il kefir

Il concetto che gli alimenti fermentati abbiano effetti benefici sulla salute risale al 1908, quando Ellie Metchinkoff, scopritore dei processi di fagocitosi e premio Nobel per la medicina, raccomandò per la prima volta il consumo di prodotti caseari fermentati per prolungare la vita, ipotizzando che la causa dell’invecchiamento risiedesse nelle tossine prodotte dalla flora intestinale.

Il kefir fa proprio parte di questi prodotti.

Ma partiamo dalle basi: il kefir è una bevanda a base di latte, simile allo yogurt, ricca di fermenti lattici e probiotici vivi, con un gusto leggermente acido ma dal sapore piacevole al palato.

Il kefir è oramai reperibile anche nei più comuni supermercati e in commercio ne esistono due tipologie:

– Kefir a base di latte (molto simile allo yogurt);

– Kefir a base di acqua (ricorda più il tè kombucha).

La preparazione del kefir necessita dell’inoculazione del latte con i fermenti di kefir, un agglomerato di batteri, lieviti e polisaccaridi: questi prendono il nome di grani o granuli di kefir e sono acquistabili nei negozi di articoli biologici e nelle erboristerie per la preparazione del kefir anche tra le mura domestiche. Il tempo stimato di fermentazione è di 24 ore. Una volta che il processo è finito, è possibile rimuovere i grani di kefir per usarli di nuovo.

L’origine dei granuli di kefir è antichissima e difficile da stabilire. Con il tempo e la trasmissione dei granuli nelle varie regioni geografiche, i microorganismi presenti nel kefir si sono evoluti e modificati, per cui è difficile stabilire l’esatta composizione dei fermenti di kefir.

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Cos’è un probiotico?

Secondo la definizione ufficiale di FAO e OMS, i probiotici sono “micro-organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”. I probiotici sono contenuti nei cibi fermentati in quantità sufficienti da raggiungere il tratto intestinale o possono essere assunti come integratori alimentari.

Le origini del kefir sono avvolte dal mistero, ma l’ipotesi più accreditata dice che il Kefir abbia origine da una bevanda acida e schiumosa: l’ayran di provenienza caucasica. La leggenda narra che Maometto abbia donato il kefir alla popolazione ortodossa e che abbia insegnato loro a produrla a condizione che si conservasse il mistero della sua realizzazione.

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Quali sono gli effetti del kefir sulla salute?

Gli effetti benefici del kefir derivano dalla ricchezza di fermenti in esso contenuti.

Le specie batteriche più frequentemente presenti sono Lactobacillus, i Lactococcus, gli Streptococcus e i Leuconostoc, ma vi sono presenti anche moltissime altre specie minori. 

Oltre a tutte queste numerosi batteri “buoni”, nel kefir sono presenti anche diversi ceppi di lieviti, che vivono in simbiosi con i batteri.

Da tutto ciò deduciamo quindi che il Kefir possiede un microbiota, ovvero un insieme di microorganismi, molto complesso. Sia il microbiota che i suoi metaboliti hanno dimostrato di avere numerosi effetti benefici sulla salute tra cui:

  • Rafforzare le difese immunitarie: possiede infatti attività immunomodulatoria, ovvero permette la stimolazione del sistema immunitario e la riduzione dell’infiammazione intestinale;
  • Combatte l’eccesso di colesterolo: i probiotici sono infatti noti per la produzione di enzimi utili per la decomposizione del colesterolo;
  • Combatte i sintomi da affaticamento e favorisce il buon umore: Una ricerca pubblicata su Biological Psychiatry dai ricercatori dell’Università di Cork ha mostrato come i probiotici producono e rilasciano sostanze neuroattive (serotonina e acido aminobutirrico) coinvolte nell’asse intestino-cervello. Sembrerebbe che un buon funzionamento intestinale e un equilibrio della flora batterica (di cui il kefir è un ottimo stimolatore) risultino collegati ad un benessere psico-fisico maggiore.
  • Agevola il transito intestinale e riduce il gonfiore addominale: una ricerca effettuata su pazienti con costipazione ha confermato che l’utilizzo costante di kefir (per almeno 4 settimane) è in grado di migliorare il transito intestinale di questi pazienti. Consumare kefir regolarmente può aiutare a ridurre il gonfiore addominale e la stipsi.
  • Aumenta l’assorbimento di calcio: Uno studio pubblicato sulla rivista Plos One ha dimostrato che il kefir è in grado di aumentare l’assorbimento del calcio in pazienti con osteoporosi, promuovendo la produzione dell’ormone PTH, essenziale per il rimodellamento osseo.

 

Controindicazioni:

Chiedi al tuo medico se il kefir è un alimento adatto a te, soprattutto se sei immunosoppresso o se soffri di sindrome da iperproliferazione batterica (SIBO), malattie infiammatorie croniche intestinali o altre patologie che coinvolgano l’intestino. In tal caso meglio prediligere fermenti lattici commerciali a composizione nota, sempre su consiglio medico.