• MAGAZINE

Ti trovi in:  Home  »  News  »  Connessione tra Obesità e Ictus

Connessione tra Obesità e Ictus

L’ictus è la terza causa di morte in Italia dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Data la frequenza e la gravità dell’impatto di questa patologia, la riduzione del rischio di ictus è un’importante priorità per la salute.

Esistono due tipi di ictus: emorragico o ischemico.

L’ictus emorragico deriva dalla rottura dei vasi sanguigni cerebrali, mentre l’ictus ischemico si verifica a causa di trombi o emboli che creano blocchi nei vasi cerebrali, occludendo l’afflusso di sangue.

blankTra le varie cause di rischio di ictus troviamo: comportamento sedentario, dieta scorretta, obesità e sindrome metabolica, ipertensione, diabete e colesterolo alto.

Cerchiamo di capire la connessione tra obesità e ictus.

Dalla letteratura emerge che l’obesità (Indice di massa corporea (IMC) superiori a 30) è una delle principali cause di ictus.

L’obesità va a influire l’insorgenza di ictus con diversi meccanismi che possono contribuire alla progressione dell’aterosclerosi e/o allo sviluppo di tromboembolismo, i quali possono provocare il blocco o la rottura dell’arteria. Infatti, il meccanismo dell’aterosclerosi, ovvero l’accumulo di grasso e altre sostanze all’interno delle arterie, è complesso. In circostanze di adiposità eccessiva (o grasso corporeo in eccesso), possono verificarsi aumento dell’infiammazione e rimodellamento dei tessuti, che ha dimostrato di promuovere il processo aterosclerotico, aumentando il rischio di ictus.

È stato anche dimostrato che i sopravvissuti a un ictus obesi hanno maggiori probabilità di avere un secondo ictus o difficoltà di recupero dal primo episodio.

L’obesità addominale

Sempre dalla letteratura emerge che le persone con obesità addominale hanno un maggiore rischio di ictus. Infatti, l’obesità addominale è considerata un fattore di rischio più robusto rispetto all’aumento dell’indice di massa corporea (IMC).

Pertanto, dovrebbe essere preso in considerazione non solo l’IMC, ma anche la composizione corporea e la distribuzione del grasso corporeo (in particolare, la riduzione del grasso viscerale), per cercare di valutare se una persona è a rischio ictus.

Per questo motivo, sarebbe opportuno fare periodicamente dei test per conoscere la composizione corporea tramite una bilancia bioimpedenziometrica (BIA). Attraverso la BIA possiamo conoscere la percentuale di massa magra e massa grassa, e capire come sono distribuite all’interno del corpo.

I Fattori di Rischio Modificabili

Il 50% degli ictus potrebbe essere prevenuto apportando cambiamenti nello stile di vita. La ricerca supporta il collegamento tra la riduzione dell’incidenza dell’ipertensione, del diabete mellito, il miglioramento dei livelli di HDL “o colesterolo buono” e la riduzione del grasso viscerale, per offrire una sostanziale riduzione del rischio di ictus.

L’ictus è una condizione di salute devastante, tuttavia, il rischio può essere ridotto prendendo in considerazione alcuni fattori di rischio: l’implementazione di cambiamenti nello stile di vita, nel comportamento sedentario, nella cattiva alimentazione possono offrire una serie di vantaggi e ridurre il rischio di malattie per la salute.

Considerazioni finali

In conclusione, l’obesità e più specificamente l’obesità addominale è stata identificata come un importante e potente fattore di rischio nella prevenzione dell’ictus. La ricerca sostiene che influenzare positivamente il rapporto vita-fianchi e ridurre l’obesità addominale ha un valore clinico significativo nella prevenzione. Quindi conoscere la composizione corporea, e in particolare la percentuale di grasso viscerale è uno strumento utile per tenere sotto controllo l’insorgenza di ictus.

Traduzione italiana di Doriana Verrelli
Articolo originale su InBody USA

Non sai quale modello scegliere?

Per saperne di più sugli analizzatori professionali di composizione corporea InBody e sulle loro differenze clicca qui, contattaci o scrivi a info@inbodyitalia.it!

Non sai quale modello scegliere?

Scopri le differenze della gamma InBody e quale modello è più adatto al tuo business.

Tocca con mano la tecnologia InBody

Richiedi subito un preventivo gratuito per l’acquisto di un impedenziometro InBody.

  • Non sai quale modello scegliere? Desideri un preventivo gratuito?

    Scopri le differenze della gamma InBody e quale modello è più adatto al tuo business. Puoi richiedere subito un preventivo gratuito per l’acquisto di un impedenziometro.

    Scopri le differenzeRichiedi preventivo
    blank